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UNA REGIONE RICCA DI PAESAGGI MOZZAFIATO E DI STORIA
La Campania si trova nella parte meridionale della penisola e con i suoi 6 milioni circa di abitanti è la terza regione d’Italia. E’ delimitata ad est dagli Appennini e ad ovest dal Mar Tirreno. Confina con Lazio, Molise, Puglia e Basilicata, è a prevalenza collinare (oltre il 50% del territorio) e può essere suddivisa in quattro sub-regioni: la Regione di Lavoro, il Sannio, l’Irpinia e il Cilento. La Campania è una regione molto variegata nella sua conformazione morfologica, è caratterizzata dalla catena montuosa degli Appennini, da distese collinari e da una delle più affascinanti zone costiere del mondo.
Uno dei simboli della Campania è il Vesuvio, vulcano attivo (attualmente in stato di quiescenza) che si trova nel versante orientale di Napoli e che sovrasta la città con i suoi 1281 metri di altezza. Il principale fiume è il Volturno, ma quasi tutti i corsi di acqua risentono dei lunghi periodi di siccità. I laghi sono pochi e di piccole dimensioni. I principali sono i laghi del Matese e il lago carsico del Laceno.
La regione è famosa soprattutto per le sue splendide coste. Di straordinaria bellezza la Costiera Amalfitana, la Costiera Sorrentina e la Costiera Cilentana. Le isole più importanti sono Ischia, Capri, Procida, Nisida e Vivara. La Campania è caratterizzata da una ricca vegetazione mediterranea in cui sono incastonati paesi carichi di storia, d'arte e di tradizioni. Numerose le aree naturali protette e i siti archeologici famosi in tutto il mondo come ad esempio Pompei, Ercolano e Paestum.
La vegetazione è molto rigogliosa e variegata. Caratterizzata da lecci, olivastri, carrubi, lentischi, ginestre, eriche, mirti ed oleandri. Di notevole importanza anche vigneti, olivi e agrumeti, mentre sui rilievi collinari, soprattutto su quelli vulcanici, trovano terreno favorevole il castagno e la quercia. La Campania ha subito nel corso della sua storia influssi longobardi, cassinesi, bizantini, islamici e romanici e proprio per questo motivo vanta un patrimonio architettonico incredibilmente vario.
I siti UNESCO Patrimonio dell'Umanità presenti in Campania sono:
- Il centro storico di Napoli;
- La Reggia e ed il parco di Caserta con l'Acquedotto Carolino e il complesso di San Leucio;
- Le aree archeologiche di Pompei, di Ercolano e di Oplonti;
- La Costiera Amalfitana;
- Il Parco Nazionale del Cilento e il Vallo di Diano con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula;
- Il complesso monumentale longobardo di Santa Sofia di Benevento.
Di grande interesse anche i ritrovamenti di tre fornaci avvenuti a Eboli, i borghi medievali di Gesualdo, Nusco, Sant'Agata dé Goti e Morcone, l'antiquarium di Boscoreale, gli scavi di Castellammare di Stabia, le isole di Ischia, Capri e Procida, la Piscina Mirabilis e la Casina Vanvitelliana a Bacoli, l'anfiteatro Flavio, la solfatara a Pozzuoli, gli scavi archeologici di Cuma, il villaggio preistorico dell'età del Bronzo di Nola e l’anfiteatro a Capua.
La Campania è una delle prime regioni in Italia in riferimento alla produzione di ortaggi e frutta, anche se l’agricoltura è limitata alle zone costiere. L’importanza della pesca si è notevolmente ridotta con il passare del tempo, mentre l’allevamento resta settore rilevante. La Campania è la regione più ricca di industrie tra quelle dell’Italia Meridionale (le officine per la produzione di alluminio, i cantieri navali di Castellammare di Stabia, le fabbriche automobilistiche a Pomigliano d'Arco, le raffinerie di petrolio, gli stabilimenti chimici e farmaceutici, il complesso industriale di Bagnoli) ed è apprezzata anche per il suo artigianato artistico.
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LA STORIA DELLA CAMPANIA
La Campania fu abitata fin dal terzo millennio a.C. da Osci e Aurunci, fu successivamente colonizzata dalla Grecia, fu poi controllata dai sanniti e fu in seguito occupata da Roma. Al tempo dell’impero la regione raggiunse il massimo splendore e sulle coste, così come sulle isole, i patrizi romani costruirono le proprie dimore di villeggiatura. Le campagne producevano in abbondanza cereali, olio, agrumi e vini prelibati (tra cui il noto falerno). Con la caduta dell’Impero Romano la Campania perse la sua unità. I longobardi presero possesso di Benevento, il resto del territorio fu assoggettato al dominio bizantino, anche se con il passare del tempo si formarono veri e propri stati indipendenti, come il Principato di Salerno, il Ducato di Napoli e la Repubblica Marinara di Amalfi. A partire dal 1030 i Normanni assunsero il controllo di quasi tutto il sud Italia. La Campania così come gran parte del Meridione entrò a far parte del Regno di Sicilia. Con i Vespri siciliani ebbe inizio la guerra dei novant'anni. La Sicilia si divise dal Regno e alla dinastia Angioina rimase il Sud Italia continentale che divenne Regno di Napoli. Fu però con la dinastia Aragonese che il regno Napoli divenne uno dei più importanti centri del Rinascimento e dell'Umanesimo. Alfonso V d'Aragona riuscì a ricostituire l'unificazione dei due Regni, ma con Carlo V il Regno di Napoli divenne viceregno della Spagna. La politica iberica fu basata su una gravosa pressione fiscale dovuta alle molte guerre e questo scatenò il malcontento delle classi più povere. Dopo la guerra di successione polacca e la parentesi austriaca (dal 1707 e 1734), la Campania passò sotto il dominio dei Borbone. Napoli divenne una tra le principali capitali europee, alla pari di Londra, Vienna e Parigi. Durante il regno di Carlo fu costruita tra l’altro la Reggia di Caserta. Dopo la breve ma intensa esperienza della Repubblica Partenopea di Napoli, nel 1799, Napoleone Bonaparte nominò Re suo cognato Gioacchino Murat. Il congresso di Vienna ed il trattato di Casalanza (20 maggio 1815) posero fine all'età napoleonica. L'8 dicembre 1816 Ferdinando IV riunì in un unico Stato i regni di Napoli e Sicilia con la denominazione di Regno delle Due Sicilie e Napoli tornò a essere capitale. In questo periodo la Campania fu protagonista di un’importante crescita e raggiunse prestigiosi primati in diversi settori. Le innovazioni e lo sviluppo non ridussero però il malcontento della popolazione. Nel 1848 Ferdinando II concesse la costituzione salvo poi sospenderla l’anno seguente. Anche la Campania fu scossa dalle rivolte liberali e dai moti di insurrezione. A decretare la caduta del Regno delle due Sicilie fu la spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi. Il 6 settembre 1860 in seguito all’avanzata delle truppe piemontesi Re Francesco II abbandonò Napoli nel tentativo di riorganizzare il suo esercito fra la fortezza di Gaeta e quella di Capua. Il 7 settembre Garibaldi in testa alle truppe entrò in città accolto da liberatore. L’esercito borbonico fu sconfitto e la Campania fu annessa al Regno d’Italia tramite plebiscito avvenuto il 21 ottobre 1860. Durante la seconda guerra mondiale la Campania fu teatro di decisive operazioni militari: tra queste lo sbarco degli alleati a Salerno (10 settembre 1943) e la successiva liberazione di Napoli che insorse prima dell’arrivo degli angloamericani (Quattro giornate di Napoli, 28 settembre - 1° ottobre).
LE PRINCIPALI CITTÀ DELLA CAMPANIA
La Campania è una regione ricca di fascino. Per gli splendidi paesaggi, per i siti di straordinario interesse storico, per i numerosi luoghi dall’importante valore culturale, per le incantevoli isole, per la costiera forse più famosa del mondo e per le bellissime città dislocate nel territorio.
Napoli è il capoluogo di regione ed è la terza città italiana per numero di abitanti (dopo Roma e Milano). Si trova al centro dell'omonimo golfo, tra il Vesuvio e i Campi Flegrei, ed è una tra le più belle città italiane. Il suo centro storico è stato riconosciuto dall'UNESCO come Patrimonio Mondiale dell'umanità. La principale chiesa è la Cattedrale di Santa Maria Assunta che fu costruita alla fine del XIII secolo da Carlo d’Angiò. Il Duomo di Napoli è associato al culto popolare del Miracolo di San Gennaro (il fenomeno della liquefazione del sangue del patrono conservato in un’ampolla). Tra i più rilevanti luoghi di culto figurano la Basilica di San Francesco di Paola, la Basilica di Santa Maria della Sanità, la Chiesa di Santa Chiara, la Chiesa di San Lorenzo Maggiore, la Chiesa di San Gregorio Armeno, la Chiesa del Gesù Nuovo, la Chiesa di San Domenico Magiore e la Chiesa dei Girolamini.
Napoli è ricca di palazzi e ville dall’importante valore storico, artistico e architettonico. Particolarmente bello il Palazzo Reale. La via più famosa della città è Spaccanapoli che va dai Quartieri Spagnoli a Forcella tagliando Napoli in due parti. Quest'arteria ha origini antiche: è infatti uno dei tre decumani (quello più vicino al mare) in cui i romani, basandosi sulla costruzione greca, organizzarono la città. Tra le strade più belle ci sono Via Toledo, Via Caracciolo, Via San Gregorio Armeno, Via Chiaia e Via Duomo. La principale piazza è Piazza del Plebiscito, vero simbolo della città. Da segnalare anche Piazza Trieste e Trento, Piazza del Gesù (caratterizzata dall’imponente obelisco dell’Immacolata), Piazza Dante, Piazza Bellini e Piazza San Domenico Maggiore. La cinta muraria originale era intervallata da torri accompagnate lungo il percorso da una serie di portali dei quali sono ancora oggi visibili testimonianze: porta Medina, porta San Gennaro, porta Capuana, Porta Alba. Di grande rilievo le catacombe (cimiteri sotterranei scavati nel tufo o in altri terreni facilmente asportabili in età classica da parte della comunità cristiana napoletana). Impossibile non sottolineare la bellezza di Napoli sotterranea, un vasto e suggestivo intrigo di caverne, cisterne, cunicoli e pozzi che formano una città sotto la città. A Napoli si trovano il Museo Archeologico Nazionale, il Museo nazionale di Capodimonte e quello di San Martino. Lo spazio verde più bello è l'antica Reggia Borbonica.
Avellino si trova in Irpinia ed è una città ricca di chiese e di monumenti storici. Tra i principali luoghi di culto figura il Duomo di Santa Maria Assunta e di San Modestino. La Cattedrale sorge approssimativamente nello stesso luogo in cui precedentemente esisteva l’antichissima Chiesa di Santa Maria. Degne di nota anche la Chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori, la Chiesa di Sant’Anna, la Chiesa e convento di Santa Maria delle Grazie. Il simbolo della città di Avellino è la Torre dell’Orologio, alta 36 metri e voluta dal principe Francesco Marino Caracciolo. Da visitare il Carcere Borbonico, il Casino del Principe, la Fontana di Bellerofonte, il Palazzo dei Concili, il Palazzo della Dogana, il Palazzo Caracciolo e la Galleria nazionale dei Selachoidei. La strada principale è Corso Vittorio Emanuele II. Avellino è centro principale di una provincia ricca di luoghi favolosi: il Convento di San Francesco a Folloni (nel comune di Montella), il Carcere Borbonico di Montefusco, il Santuario di Montevergine a Mercogliano, Palazzo Caracciolo ad Atripalda, il Santuario dedicato a San Gerardo Maiella a Materdomini (nel comune di Caposele), le Sorgenti del fiume Sele e la chiesa madre di San Lorenzo. La storia recente dell’Irpinia è stata pesantemente segnata dal terribile terremoto del 1980.
Caserta è situata nella pianura campana ai piedi del monte Tifata, è il centro più importante della Terra di lavoro ed è uno dei territori più fertili della regione. La sua provincia è bagnata dal mare Tirreno tra il Lago di Patria a sud e la foce del Garigliano a nord. L'economia è in prevalenza agricola (si coltivano principalmente grano, mais, lupini, patate) e tra le principali attività c’è l’allevamento dei bufali e dei bovini. Caserta è nota per la sua imponente Reggia Borbonica che insieme al Belvedere Reale di San Leucio e all'Acquedotto Carolino, è tra i Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco. La Reggia fu fatta costruire da Carlo di Borbone. I lavori iniziarono nel 1752 e terminarono nel 1774. Il palazzo è composto da cinque piani, ha quattro cortili, si estende su una superficie di 44.000 mq, possiede 1200 stanze, 34 scale e 1970 finestre. All’interno si possono ammirare il maestoso atrio, il magnifico scalone d’onore che porta alla Cappella Palatina e ai sontuosi appartamenti, le pitture di artisti dell’epoca, gli splendidi mobili custoditi nei saloni, la biblioteca, la pinacoteca con favolose tele italiane ed olandesi dell’Ottocento, il Museo dell’Opera ed il Teatro di Corte del 1769. Imponente e di straordinaria bellezza il parco. Si estende per 120 ettari, è impreziosito da vasche e cascate (per realizzare i giochi d’acqua Vanvitelli fece costruire l’Acquedotto Carolino). All’interno del parco si trova la Castelluccia, torre ottagonale costruita nel 1769 per i giochi dei principini di casa Borbone. Tra le bellezze da visitare all’interno della città di Caserta ci sono il Duomo di Casertavecchia, il Santuario di Sant’Anna, la Chiesa di San Sebastiano, l’Arco di Trionfo, Palazzo Vecchio (la casa dei Principi di Acquaviva). Piazza Carlo III è la principale della città ed è anche tra le più grandi d’Europa. Da ricordare anche l’attuale Piazza Matteotti (conosciuta come Piazza del Mercato), Piazza Dante, Piazza Duomo e Piazza Vanvitelli.
Salerno si trova null’omonimo Golfo fra la riva del Tirreno e le cime dei monti. E’ circondata dai Monti Lattari, dal Colle Bellario, dal Monte Bonadies e dai Monti Picentini. La particolare configurazione geografica assicura alla città e al golfo un clima marittimo mite. Il centro storico di Salerno, attraversato dalla Via dei Mercanti, è ricco di chiese, monumenti e opere d'arte. Il più importante edificio religioso cattolico è la Cattedrale di Salerno con il suo campanile in stile arabo-normanno alto ben 52 metri. Da segnalare anche la Chiesa di Sant’Andrea de Lavina, la Chiesa di Santa Maria de Lama, la Chiesa del Santissimo Crocifisso, la Chiesa dell’Annunziata e la Chiesa di San Pietro a Corte. Tra i palazzi più belli troviamo Palazzo San Massimo, Palazzo Fruscione, Palazzo Pinto. I simboli della città sono il Castello di Arechi e la Carnale (torre cavallaria realizzata nel 1569 che fungeva anche da torre di avvistamento). Numerose le statue erette in onore degli eroi salernitani (il Monumento ai Caduti in Provincia di Salerno nella Grande Guerra, la torre dedicata a Giovanni Nicotera ed il Monumento al Marinaio) e le fontane (Fontana dell’Annunziatella, Fontana dei pesci, Fontana del Tullio). Da segnalare anche l’Acquedotto Longobardo costruito nel IX secolo, il complesso archeologico di San Pietro a Corte e i numerosi parchi dislocati nella città. Il più importante teatro è il Teatro Municipale Giuseppe Verdi (inaugurato nel 1872 e restaurato nel 1994).
Benevento si trova nell’entroterra appenninico, vanta un cospicuo patrimonio storico, artistico ed archeologico ed è conosciuta come la città delle “Streghe” anche grazie al famoso liquore (prodotto dal 1860 dalla Strega Alberti di Benevento, composto da circa 70 erbe e da bere dopo i pasti).
La storia della città si sintetizza in tre periodi principali: Romano, Longobardo, Pontificio. I principali luoghi di culto sono la Cattedrale di Santa Maria de Episcopio, La Chiesa di Santa Sofia (costruita nel 760 dal duca longobardo Arechi II e Patrimonio dell'Umanità UNESCO), la Basilica di San Bartolomeo Apostolo, la Basilica della Madonna delle Grazie e la Chiesa di Sant’Ilario. Tra le bellezze della città impossibile non citare l’Arco di Traiano, l’antico Teatro Romano, il Ponte Leproso, l’Arco del Sacramento, l’anfiteatro romano, le mura longobarde, Villa dei Papi, la Rocca dei Rettori, l'Hortus conclusus (nel giardino dell’ex convento S. Domenico) e la Fontana delle Catene.
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CAPRI, LA COSTIERA AMALFITANA, LA COSTIERA SORRENTINA E IL CILENTO
Capri è l’isola più bella e famosa del Golfo di Napoli ed è una delle mete turistiche più rinomate al mondo. Caratterizzata dalla vegetazione lussureggiante, dallo straordinario colore del mare, da grotte meravigliose e da scorci mozzafiato. E’ un luogo ricco di storia ed è stato fonte d'ispirazione per artisti, poeti e scrittori. Capri è situata a 3 miglia marine e mezza di distanza dalla Penisola Sorrentina ed è una delle perle del Mediterraneo. I principali centri abitati dell’Isola sono Capri, Anacapri e Marina. La costa è frastagliata con numerose grotte e cale che si alternano a ripide scogliere. Le grotte, nascoste sotto le scogliere, furono utilizzate in epoca romana come ninfei delle sontuose ville che vennero costruite durante l'Impero. Da visitare Anacapri con la Villa S. Michele, Capri città con la sua caratteristica piazzetta, i Giardini di Augusto, Via Krupp, Villa Jovis, la Grotta Azzurra (cavità di erosione lunga 60 metri e larga 25 che è famosa per la colorazione azzurra delle acque dovuta al riflesso della luce solare) e condizioni del mare permettendo i famosi Faraglioni, simbolo nel mondo dell'isola azzurra.
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La Costiera Amalfitana si trova nella parte inferiore della Penisola Sorrentina, si affaccia sul Golfo di Salerno e conta 16 comuni: Amalfi, Atrani, Cava de' Tirreni, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Raito, Ravello, Sant'Egidio del Monte Albino, Scala, Tramonti, Vietri sul Mare. Appare come un balcone sospeso tra il mare blu cobalto e le pendici dei monti Lattari, in un rincorrersi di vallate e promontori tra calette, spiagge e terrazze coltivate ad agrumi, viti e ulivi. In questo angolo di paradiso si possono ammirare paesaggi indimenticabili. Non solo arte e cultura ma soprattutto le località site lungo la costa ed il suo splendido mare. Una bellezza certificata anche dall'UNESCO che l'ha resa Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
Amalfi è una cittadina fondata nel IV secolo a.C. ed era una delle quattro Repubbliche Marinare. Detenne per lungo tempo il monopolio del commercio nel Mar Tirreno, esportando i prodotti italiani (legno, ferro, armi, vino e frutta) nei mercati orientali e acquistando in cambio spezie, profumi, perle, gioielli, tessuti e tappeti da commerciare in occidente. Da questa città prende il nome l’intera zona costiera. La disposizione delle abitazioni è di influenza orientale ed è caratterizzata da gruppi di case ravvicinate e abbarbicate sulle pendici scoscese, collegate da un labirinto di vicoli e scale. E’ Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1997. Ad Amalfi nacque e si sviluppò la caratteristica architettura arabo-siciliana di cui il Duomo di Sant’Andrea Apostolo è un perfetto esempio. Il Duomo è tra i monumenti più visitati della costiera. E’ stato ricostruito in forme barocche nel 700, ha una meravigliosa scalinata ed un incantevole chiostro, il Chiostro del Paradiso. Importante anche il Museo della Carta
Positano è uno dei posti più belli della costiera amalfitana ed è fin dall’epoca romana, grazie alla bellezza dei paesaggi e al clima mite, una delle più ambite località di villeggiatura. Positano è caratterizzato dal suo sviluppo verticale visto che l'intero paese è stato costruito lungo il pendio di una parete rocciosa. Qui sono state create stradine e terrazze, sorgono affascinanti abitazioni e pittoresche scalinate che conducono al mare. Un paesaggio meraviglioso che ha fatto diventare Positano una vera e propria perla. I ritrovamenti dei resti di un’antica villa di epoca romana ed altri reperti archeologici mostrano come da sempre questi luoghi abbiano attirato turisti. Le principali spiagge di Positano sono Marina Grande e Fornillo, raggiungibili a piedi tramite le caratteristiche scalinate. Importanti sono anche Laurito (spiaggia piccola e selvaggia il cui nome deriva dall’abbondanza di piante di lauro), Arienzo e Fiumicello. Particolarmente suggestivo anche l’arcipelago de Li Galli. Positano è famoso per l'azzurro del mare cristallino, per il verde della macchia mediterranea, per il giallo dei suoi limoni. Colori vivaci che caratterizzano i suoi prodotti tessili ed in particolare lo stile detto moda Positano. Tra le bellezze che si possono ammirare doveroso citare le Torri Saracene, la Chiesa di Santa Maria Teresa dell’Assunta (rinomata per la sua grande ed incantevole cupola maiolica), il campanile e la Chiesa del Rosario. Leggenda narra che nel XII un veliero di fuggiaschi orientali che trasportava un quadro della Madonna si trovò in una forte bonaccia che ne ostacolò il viaggio. I marinai stavano tentando di proseguire nella propria rotta quando ad un certo punto sentirono una voce che diceva "posa posa" (da cui il nome Positano) e credettero che fosse la Madonna che chiedeva in qualche modo di restare sulla spiaggia. Qui fu edificata una Chiesa.
Ravello è considerata la terrazza naturale della Costiera Amalfiana. Sorge sull'alto di un contrafforte che separa il vallone del torrente Dragone da quello del Reginna, alle pendici meridionali dei monti Lattari, a strapiombo sul mare. Ravello è caratterizzato da splendide stradine ed è contornata da limoni, cipressi e dalla vegetazione che contraddistingue la macchia mediterranea. Da ammirare il Duomo (con la sua facciata che si apre su Piazza del Vescovado e con il suo campanile), la Cappella di San Pantaleone, il Museo del Corallo, le tipiche ville (tra cui Villa Rufolo e Villa Cimbrone), gli splendidi giardini, la Chiesa dell’Annunziata, la Chiesa di San Francesco e il Convento di Santa Chiara. Evento clou della stagione è il Ravello Festival, una delle manifestazioni musicali più importanti a livello nazionale.
Praiano è una delle perle della Costiera Amalfitana. Luogo dalla quiete paradisiaca e centro di pescatori. Tra gli scorci più belli doveroso citare la Chiesa di San Luca Evangelista, la Chiesa di San Giovanni Battista, Piazza San Gennaro e Marina di Praia, lembo di spiaggia racchiuso tra due alte pareti di roccia. Tra i luoghi più caratteristici della costiera amalfitana doveroso mettere in risalto la Grotta dello Smeraldo. Tramite Romolini Immobiliare è possibile acquistare ville di lusso, residenze d’epoca, ville con giardino vista mare, appartamenti di prestigio vista mare, palazzi, tenute con villa fronte mare, aziende agrituristiche, ville con accesso al mare e con posto barca nelle località più belle della Costiera Amalfitana.
La Costiera Sorrentina si trova nella parte settentrionale dell’omonima penisola che divide il Golfo di Napoli da quello di Salerno ed è attraversata dai Monti Lattari che degradando verso il mare e terminano con Punta Campanella. E’ una regione a vocazione fortemente turistica. Insieme alle isole del Golfo, alla costiera amalfitana ed al Cilento rappresenta una delle perle della Campania e dell’intero territorio italiano. Il paesaggio è costituito da colline, profondi valloni, maestose montagne e mare cristallino, la costa è alta, frastagliata e rocciosa, formata da rupi calcaree che si frantumano in strapiombi, insenature e scogli. Grandiosa è stata l'opera dell'uomo che ha sistemato le zone più impervie trasformandole nelle famose terrazze, gradoni di terra che scendono verso il mare e sui quali vengono coltivati aranci, limoni, ulivi e viti. Oltre alle decantate bellezze paesaggistiche e naturalistiche la Costiera Sorrentina offre anche una serie di prodotti tipici gastronomici che la rendono valida meta anche per il turismo enogastronomico. Tra questi si distinguono la mozzarella di Agerola, il provolone del Monaco, la pasta di Gragnano, il famoso Limoncello e ovviamente tutte le specialità di mare.
I comuni facenti parte della Costiera Sorrentina sono Vico Equense, Meta di Sorrento, Piano di Sorrento, Sant'Agnello, Sorrento, Massa Lubrense. Doveroso citare anche Sant'Agata sui due Golfi (frazione di Massa Lubrense), che si trova sui monti Lattari e che può essere considerata a tutti gli effetti una sorta “valico” tra la Costiera Sorrentina e la Costiera Amalfitana.
Sorrento è un piccolo paradiso naturale che offre ancora oggi uno dei panorami più intensi e affascinanti della regione, tra una vegetazione lussureggiante ed uno splendido mare dalle sfumature turchesi. La città è arroccata su un imponente zoccolo di tufo con profonde gole a picco sul mare e le case sono immerse nel verde. Sorrento è ricca di tradizioni, arte culinaria, cultura e bellezze naturali. Il centro storico è contornato da quello che resta delle mura cinquecentesche ed è formato da vicoli ricchi di storia e da vie che mostrano il tracciato dell’antico municipio romano. Il cuore della città è rappresentato da Via San Cesareo e da Piazza Tasso. Da visitare il Sedile Dominova (antica loggia dei nobili sorrentini) e il Museo Correale. Interessanti anche il Duomo con la facciata neogotica, la Basilica di Sant’Antonino e la Chiesa di S. Francesco d'Assisi, con un piccolo chiostro trecentesco, la Chiesa dei Santi Felice e Baccolo, la Villa Comunale Salve D’Esposito. La bellezza del luogo, lo splendido mare ed il clima mite hanno fatto della città una delle più frequentate mete turistiche. Per quello che riguarda la costa particolarmente suggestive sono il borgo di Marina Grande (spiaggia più estesa), La Solara e i Bagni di Regina Giovanna.
A Massa Lubrense le spiagge più importanti sono Spiaggia di Marciano, il Fiordo di Crapolla, la Spiaggia di Puolo, La Pignatella, Marina della Lobra e Cala di Mitigliano.
Tra le spiagge più belle della costiera sorrentina meritano di essere citate anche Meta Lido, Alimuri, Marina di Cassano, Caterina Beach, La Marinella, Tordigliano, Scrajo, Spiaggia della Tartaruga, Marina del Cantone, Recommone, Ieranto, Lido Resegone e Lido Metamare.
Tra i luoghi più belli della Costiera Sorrentina anche Vico Equense, con le necropoli, l'antico borgo di Equa e la suggestiva Chiesa della Santissima Annunziata, a picco sul mare.
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Il Cilento è una regione montuosa che occupa l'intera Campania meridionale dal Golfo di Salerno fino al Golfo di Policastro ed è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Caratterizzato da fitti boschi, paesini arroccati sui monti, pittoresche marine, splendide vallate e paesaggi variegati di assoluta bellezza. Tra i luoghi più rinomati ci sono Paestum, Teggiano, Vallo della Lucania, Capaccio, Palinuro, Marina di Camerota, Agropoli, Acciaroli e Casal Verino. Da visitare anche le Grotte di Castelcivita e Pertosa e l’Oasi di Persano
Sito archeologico di Paestum – Si trova in provincia di Salerno ed è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Fu fondata dai Greci con il nome di Poseidonia ed è conservata in ottime condizioni. Di straordinario impatto i tre maestosi templi, perfetto esempio di stile dorico: Il Tempio di Hera, il Tempio di Nettuno e il Tempio di Cerere.
La Campania è famosa nel mondo anche per altre località di incredibile fascino. Tra queste doveroso citare il Vesuvio, Pompei, Ercolano e l’Isola di Ischia.
Il Vesuvio (denominazione corretta sarebbe Somma-Vesuvio) è uno strato-vulcano di medie dimensioni che raggiunge un'altezza di 1.281 metri. E’ in stato di quiescenza dal 1944, è situato nel versante orientale della provincia di Napoli, è costituito dal più vecchio vulcano del Monte Somma (la cui parte superiore sprofondò generando una caldera) e dal più recente vulcano del Vesuvio (cresciuto proprio all'interno della caldera). La storia dell'apparato vulcanico Somma-Vesuvio è iniziata circa 25.000 anni fa. E’ uno dei luoghi più famosi del mondo ed è metà di migliaia di turisti. Famosa l’eruzione del 79 d.C. che seppellì sotto una coltre di cenere e lapilli Pompei, Ercolano, Stabiae e Oplonti.
Pompei – Luogo famoso nel mondo per i suoi scavi archeologici. Iniziati nel 1748 per volere di Carlo III di Borbone gli scavi hanno riportato alla luce i resti dell'antica città romana che sorgeva presso la collina di Civita.Tra i ritrovamenti più belli e maggiormente ricchi di fascino doveroso citare la Villa dei Misteri, il Foro, il mercato, i Termopili (dove venivano venduti i cibi), l’edificio idrico di Castellum Aquae, l’Anfiteatro, il Teatro Grande, la Palestra, le Terme, i Templi (il più importante dedicato ad Apollo, gli altri costruiti per venerare Iside, Giove, Venere e altri dei) ed i resti delle necropoli (posizionate fuori dalle mura).
Ercolano – Famoso per i suoi scavi archeologici e per il Miglio d’Oro, strada importante per la presenza di alcune delle ville vesuviane più belle e sfarzose (Villa Aprile, Villa Favorita, Villa Campolieto, Villa Ruggiero). Fa parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. Ercolano è uno dei comuni ricadenti nell'area del Parco Nazionale del Vesuvo. Da visitare oltre agli scavi archeologici, anche la Basilica di Santa Maria a Pugliano.
Isola di Ischia – E’ posizionata all’estremità settentrionale del Golfo di Napoli, è la terza isola italiana più abitata d’Italia (dopo Sicilia e Sardegna) ed appartiene all’arcipelago delle Isole Flegree (assieme a Procida, Vivara e Nisida). Da visitare il Castello Aragonese, la Torre di Guevara, i Giardini la Mortella, il Museo Archeologico di Lacco Ameno, il Santuario di Santa Restituta e i Giardini Ravino. Degni di nota anche il porto ed i vicoli stretti che caratterizzano i vari borghi dell’isola. L’Isola di Ischia è soprattutto apprezzata e famosa nel mondo per il suo mare cristallino e per la bellezza di paesaggi mozzafiato.
I VINI DELLA CAMPANIA
La Campania è una regione di antichissime tradizioni vitivinicole e recentemente ha saputo dare vita a vini di altissimo livello (bianchi e rossi). Sono più di 40.000 gli ettari coltivati a vigna, situazione favorita dalla presenza di una superficie per oltre il 50% collinare. Magnifici vigneti si trovano ai piedi del Vesuvio, nelle isole di Ischia e Capri, nella Penisola Sorrentina, in provincia di Caserta e di Benevento. I principali vitigni autoctoni campani sono il Piedirosso, la Falanghina, la Coda di Volpe, il Fiano, il Greco e l’Aglianico.
Il Piedirosso è un vitigno a bacca rossa che deve il suo nome ai "piedi rossi" ovvero ai raspi che nella fase di avanzata maturazione dei grappoli assumono un caratteristico coloro rosso. E' un vitigno da sempre usato negli uvaggi, ma vinificato da solo ha dimostrato comunque di poter produrre vini dalla spiccata personalità gusto-olfattiva.
La Falanghina è un vitigno a bacca bianca di origine greca. La maturazione tardiva consente ai produttori di modulare a piacimento il periodo della raccolta. E' a questo che si deve l'enorme differenza qualitativa delle numerose etichette presenti oggi sul mercato. La Coda di Volpe deve il suo nome alla forma del grappolo. Il Fiano deriva il suo nome da quello romano di Vitis apiana che stava ad indicare il gradimento delle api per la dolcezza dei suoi acini. Si tratta di una varietà a maturazione tardiva. Il Greco è una varietà a bacca bianca presente soprattutto nella zona di Avellino. La polpa è di gusto neutro e le piccole dimensioni del grappolo consentono di praticare con successo una viticoltura di basse rese. L'Aglianico è un vitigno a bacca rossa che deriva dall’Ellenico, nome che indica la sua origine greca. Dà vita a vini dalla robusta spalla tannica e dall'alto contenuto di estratto. Una menzione la merita anche l'Asprinio, vitigno a bacca bianca introdotto in Campania dagli Etruschi nei cui vigneti prevale ancora la tipica alberata aversana. Si tratta di una varietà dalla spiccatissima acidità che viene spesso utilizzata per la produzione di aceto.
Ecco l’elenco di tutti i vitigni campani a bacca nera: Aglianico, Aglianicone, Bombino, Bovino, Cacchione, Casavecchia, Cesanese, Ciliegiolo, Ellenica, Ellenico, Forestiera, Furastiera, Glianica, Glianico, Greco Nero, Grecu nieddu, Iuvarella, Janculella, Janculillo, Maglioccone, Malvasia, Malvoise, Malvoisier, Mantonico, Montonico, Morettone, Olivella nera, Ottenese, Pallagrello nero, Palombina, Per'e palummo, Piede di colombo, Piede di palumbo, Piedirosso, Pinot, Pinot blanc, Pinot gris, pinot noir, Riesling, Sangioveto, Sciascinoso, Silvaner, Sylvaner, Verdina.
Ecco l’elenco di tutti i vitigni campani a bacca bianca: Asprinio, Bellone, Biancolella, Bombino Bianco, Catalanesca, Coda di Volpe, Falanghina, Fiano, Forastera, Ginestra, Greco, Greco di Tufo, Guarnaccia, Montonico, Pallagrello bianco, Pepella, Procanico, S. Lunardo, Ugni blanc, Veltliner, Verdeca.
In Campania si producono 16 vini DOC (Ischia, Capri, Vesuvio, Cilento, Falerno del Massico, Castel San Lorenzo, Aversa, Penisola Sorrentina, Campi Flegrei, Costa d'Amalfi, Galluccio, Sannio, Irpinia, Casavecchia di Pontelatone, Falanghina del Sannio, Lacryma Christi), 4 vini DOCG (Taurasi, Greco di Tufo, Fiano di Avellino, Aglianico del Taburno) e 10 vini IGT (Colli di Salerno, Dugenta, Epomeo, Paestum, Pompeiano, Roccamonfina, Beneventano, Terre del Volturno, Campania, Catalanesca del Monte Somma).
Tra i liquori il più conosciuto è il limoncello (liquore dolce ottenuto dalla macerazione in alcol etilico delle scorze del limone miscelata in seguito con uno sciroppo di acqua e zucchero). Da segnalare il fragolino, il nanassino (a base di fico d’india), il liquore al tartufo nero, il concerto (a base di erbe e spezie), il nocillo (a base di noci) e lo strega.
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I PIATTI TIPICI DELLA CAMPANIA CON LA PIZZA COME FIORE ALL’OCCHIELLO
Il piatto campano per eccellenza è la pizza. E’ conosciuta in tutto il mondo ed è stata inserita dall’Unesco nella lista dei Patrimoni Immateriali dell’Umanità. È passato alla leggenda quel pizzaiolo napoletano che nel giugno del 1889 creò, per onorare la Regina d'Italia Margherita di Savoia, la "pizza Margherita", una pizza tricolore per rappresentare i colori della bandiera italiana e condita per questo con pomodori, mozzarella e basilico. Napoli è anche la patria degli spaghetti.
Altro fiore all’occhiello della regione è la produzione casearia, con la famosa mozzarella di bufala campana DOP magistralmente prodotta nelle zone di Mondragone, Battipaglia, Capua ed Eboli.
Altri piatti tipici della cucina campana sono il cardone (zuppa con cardi, uova sbattute, pollo lesso sfilettato, polpette di carne macinata e pinoli), la pasta con fagioli, la parmigiana di melanzane, l'impepata di cozze, la caprese, la minestra maritata (zuppa con verdura e carne), i polpi 'alla luciana' (polpo con capperi, olive e pomodorini che prende origine dal piccolo borgo di Santa Lucia), gli spaghetti allo scoglio (con molluschi e crostacei) e alle vongole, i paccheri al ragù, le melanzane al cioccolato, la maccaronara (pasta fresca), i crusìcchi, il mugliatiello (a base di intestino di agnello).
I dolci più rappresentativi sono la pastiera napoletana (torta di pasta frolla farcita con impasto formato da ricotta, grano bollito, uova, spezie e canditi), le sfogliatelle di ricotta, il babà e la Delizia al limone (dolce formato da una morbida cupoletta di pan di spagna, farcita e ricoperta con una golosa crema al limone).
FESTE E TRADIZIONE DELLA CAMPANIA
La Campania è una regione particolarmente legata alle proprie tradizioni. Tante le manifestazioni di natura storica, culturale, religiosa, folcloristica che caratterizzano la vita delle varie località.
Queste le più note
- A Napoli la Festa di San Gennaro. Si celebra il 19 settembre, nel giorno dedicato alla commemorazione del patrono della città. I fedeli e i devoti del Santo città attendono il “miracolo”. Appena esposto al pubblico il sangue di San Gennaro diventa liquido e l’evento è salutato da applausi e preghiere di ringraziamento. La liquefazione “puntuale” è vista dai credenti come buon auspicio per la città e per i suoi abitanti, mentre il mancato miracolo oppure un suo ritardo è interpretato negativamente. Oltre al 19 settembre il “prodigioso evento” si ripete anche il 16 dicembre e la prima domenica di maggio.
- A Napoli la Festa d'o' cippo di Sant'Antonio. Si celebra il 17 gennaio in commemorazione di Sant'Antonio abate, protettore degli animali.
Napoli è famosa nel mondo anche per i suoi Presepi , per il suo carnevale, per il teatro e per la musica tipica di una tradizione radicata e molto sentita. Tra i simboli della musica napoletana uno dei più importanti è il mandolino.
- A Torre del Greco la Festa dei quattro altari. Si celebra dal 27 al 29 giugno ed è stata istituita nel XVI secolo dai dominatori spagnoli.
- A Torre del Greco la Festa dell'Immacolata. Si celebra l’8 dicembre in ricordo della scampata eruzione del Vesuvio del 1861.
- A Sala Consilina la Festa di San Michele. Si celebra l'8 maggio e il 29 settembre
- Ad Amalfi la Regata storica delle Repubbliche Marinare. Si svolge nel mese di giugno ed ogni anno viene ospitata da una delle quattro antiche repubbliche. Manifestazione di rilevanza storica, culturale e sportiva che è aperta dal classico corteo (al quale ogni repubblica partecipa con un minimo di 80 figuranti) e che vive il momento clou con la regata dei 4 galeoni. Le imbarcazioni sono composte da 8 vogatori più il timoniere e la gara si svolge sulla distanza di 2.000 metri.
5.900.000 Euro
Trattativa riservata
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